
Indice delle madri
2023
Seguendo il percorso del Mother’s Index proposto da Save the Children USA, già da qualche anno Save the Children Italia fornisce una misura quantitativa del fenomeno multidimensionale rappresentato dai diritti delle madri in Italia. Trattandosi di un fenomeno multidimensionale, il Mother’s Index è un indice composito che, grazie alla collaborazione con l’ISTAT, mette insieme 14 indicatori legati a 7 dimensioni di analisi: demografia, lavoro, rappresentanza, salute, servizi, soddisfazione soggettiva e violenza. Il valore del Mother’s Index, pari a 100 per l’Italia, rappresenta il termine di riferimento rispetto al quale cogliere una condizione socio-economica più favorevole per le donne, in caso di valori superiori ad esso, o al contrario condizioni meno vantaggiose quando il valore è inferiore a 100.
Indice delle madri
Nelle prime tre posizioni della classifica troviamo la Provincia Autonoma di Bolzano, da considerare un vero e proprio outsider, l’Emilia Romagna e l’Valle d’Aosta, che evidenziano una maggiore attenzione ad una più elevata qualità delle condizioni socio-economiche delle donne grazie ad investimenti di carattere strutturale nel welfare sociale. Al contrario, le regioni del Mezzogiorno si posizionano tutte al di sotto del valore di riferimento Italia. In particolare, tra la regione Basilicata, che occupa il 21° posto, e la Provincia Autonoma di Bolzano, che occupa il 1°, ci sono ben 34,517 punti di distanza.
Il dominio Demografia considera l’indicatore: numero medio di figli per donna che registra i valori più bassi in Sardegna, Basilicata e Molise.
Il dominio Lavoro è costituito da 4 indicatori. Il tasso di occupazione delle madri con figli minorenni, con valori superiori al 75% in Valle d'Aosta e nelle P.A. di Trento e Bolzano e inferiori al 40% in Campania, Calabria e Sicilia
Il tasso di part-time involontario per le donne supera il 20% in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno.
La percentuale di occupate in lavori a termine da almeno 5 anni, più elevata in tutte le regioni del Sud, supera il 30% in Basilicata
Il numero di dimissioni per le madri con figli 0-3 anni ogni 1.000 donne occupate è invece più alto nelle regioni del Nord-Est
Il dominio Rappresentanza è costituito dall’indicatore percentuale di donne in organi politici a livello locale per regione. Anche in questo caso, la Basilicata è la regione con i valori più bassi, con un distacco di ben 34 punti percentuali rispetto all'Umbria, che si colloca al primo posto.
Il dominio Salute è costituito da due indicatori. Il quoziente di mortalità infantile nel primo anno di vita che mostra valori più elevati nella maggior parte delle regioni meridionali
e il numero di consultori attivi per 100mila abitanti
Il dominio Servizi è costituito da tre indicatori: servizi per la prima infanzia offerti dal comune
La percentuale di classi a tempo pieno nella scuola primaria, per il quale si osserva una forte variabilità territoriale (si va dall'8% del Molise all''80% della PA di Bolzano)
e la percentuale di bambini della scuola primaria che frequentano la mensa.
Il dominio Soddisfazione Soggettiva è costituito da due indicatori: soddisfazione delle donne per il lavoro svolto
e soddisfazione delle donne per il tempo libero.
Il dominio Violenza è costituito dall’indicatore centri antiviolenza e case rifugio (tasso per 100 mila donne di 14 anni e più per regione) che sono maggiormente presenti nelle regioni del Centro-Nord.
Guarda la tua Regione
Piemonte – 12° posizione
Valle d’Aosta – 3° posizione
Liguria – 11° posizione
Lombardia – 8° posizione
Provincia Autonoma di Bolzano – 1° posizione
Provincia Autonoma di Trento – 5° posizione
Veneto – 9 ° posizione
Friuli-Venezia Giulia – 7° posizione
Emilia-Romagna – 2° posizione
Toscana – 4° posizione
Umbria – 6° posizione
Marche – 10° posizione
Lazio – 13° posizione
Abruzzo – 15° posizione
Molise – 14° posizione
Campania – 20° posizione
Puglia – 17° posizione
Basilicata – 21° posizione
Calabria – 18° posizione
Sicilia – 19° posizione
Sardegna – 16° posizione