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PANORAMA DA MATER DOMINI
La Civita e i Sassi: un panorama che lascia senza fiato. È uno straordinario risultato dell’azione insediativa dell’uomo che, attraverso i secoli, ha saputo conoscere, valorizzare e fruire di quello che la Natura circostante gli offriva, fino a riconoscersi in quel Patrimonio di grotte, rupi e case che ora appartiene all’Umanità
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VERSO PIAZZA DEL SEDILE
Muoviamoci lungo la piazza, in direzione di via delle Beccherie”: lo spazio che si apre è dominato da quello che un tempo era il centro della vita amministrativa di Matera. Ascoltiamo le storie, gli avvenimenti e i personaggi legati a questo luogo.
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PIAZZA DEL SEDILE
Le quattro Virtù Cardinali, una meridiana, un orologio e i Protettori della Città. L’immagine che abbiamo davanti a noi è un’allegoria plastica per una corretta gestione della vita pubblica. È il Palazzo del Sedile, il luogo in cui sedevano gli amministratori di Matera dal Rinascimento alla Seconda Guerra Mondiale.
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VERSO CASTELVECCHIO
Superiamo lo spazio delimitato dall’antica Porta de Juso e saliamo lungo via Duomo, perché il nostro percorso a ritroso nel tempo deve necessariamente fare tappa nella zona che nel Medioevo era occupato dall’antico castello. I pochi resti rimasti ci possono aiutare solo ad ipotizzare i confini e immaginare la struttura.
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CASTELVECCHIO
“Eppure doveva essere qui. Ma non c’é. Ci sono solo delle abitazioni private, belle sì, ma non sembrano un castello.” “Infatti era qui, tra la piazza del Sedile e la parte sommitale della Civita; questi sono i palazzi nobiliari costruiti nell’area del Castelvecchio dopo che Giovanni Orsini del Balzo lo donò alla città nel 1448, i palazzi che a mano a mano ne hanno inglobato le strutture.
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NELLA CIVITA
Continuiamo a salire lungo la Civita, lasciando alle spalle la zona del Castello Vecchio, simbolo del potere statuale nella città e, prima di superare lo spazio dove era ubicata l’antica Porta de Suso, immergiamoci nel pieno delle vicende civili di Matera che hanno come protagoniste le famiglie dei nobili materani, artefici anche della costruzione dei palazzi che impreziosiscono la città.
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PALAZZI E NOBILTA' MATERANA
Il tempo dello sviluppo urbano di Matera è scandito anche dalla costruzione e dalla bellezza dei palazzi delle famiglie nobili che in essa hanno abitato e da cui hanno esercitato il loro potere. Più si sale verso la Civita e più diventa evidente l’antichità e l’importanza del palazzo e della famiglia che in esso ha abitato, come nel caso del palazzo Malvezzi che chiude lo spazio a destra di piazza Duomo.
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PIAZZA DUOMO
Siamo giunti in piazza Duomo: l’ampio sagrato della Cattedrale che occupa la sommità di Matera. Nel 1203 Matera viene elevata in unione con Acerenza a sede arcivescovile, e, per volontà dell’arcivescovo Andrea, la nuova Cattedrale viene costruita entro il 1270, nelle forme del romanico pugliese, sul sito più alto della Civita.
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CATTEDRALE ESTERNO
L’abbiamo vista da lontano. La sua sagoma domina il panorama della città...ed ora, eccoci di fronte a lei. E’ la facciata laterale quella che per prima attrae la nostra attenzione. I monaci e il patriarca, i leoni e il giudice, l’aquila e i leoni.
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CATTEDRALE INTERNO
La cattedrale, come recita l’epigrafe sull’architrave sovrastante la porta d’accesso al campanile, fu completata nel 1270 e successivamente dedicata alla Madonna della Bruna, innalzata agli onori dell’altare patronale senza dimenticare l’originario patrono Eustachio.
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PANORAMA DA PIAZZA DUOMO
Superiamo lo spazio delimitato dall’antica Porta de Juso e saliamo lungo via Duomo, perché il nostro percorso a ritroso nel tempo deve necessariamente fare tappa nella zona che nel Medioevo era occupato dall’antico castello. I pochi resti rimasti ci possono aiutare solo ad ipotizzare i confini e immaginare la struttura.