Tra guerre e rinascita

Gli anni della militarizzazione del porto e dei bombardamenti raccontati anche da chi li ha vissuti

Le spinte nazionalistiche e i programmi imperialistici delle potenze europee, maturate già nel corso dell’800, portano nel 1914 allo scoppio di un conflitto di dimensioni mondiali.

L’Europa si divide in due schieramenti: da un lato l’Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e i loro alleati), dall’altra gli Imperi Centrali (Austria-Ungheria, Germania e alleati).

Considerato il ruolo strategico di Pola dove risiede la principale base navale austro-ungarica, l’Italia individua in Porto Corsini una necessaria piazzaforte difensiva.

La piccola borgata di pescatori e braccianti si trasforma in un distaccamento militare con il compito di allestire opere di difesa. Una stazione di torpediniere ospitava una squadriglia di aviazione con quattro idrovolanti Borel. Porto Corsini diventa la base di appoggio dei sommergibili italiani

Il 23 maggio 1915 l'Italia dichiara guerra all'Austria. Primo obiettivo della flotta austro-ungarica è Porto Corsini.

Alle ore 3.20 del 24 maggio alcune navi da guerra della flotta austro ungarica entrarono nel porto canale cogliendo di sorpresa i militari della base di Porto Corsini.

La squadriglia nemica, è composta da quattro torpediniere, da un incrociatore e da un Scharfschutze (cacciatorpediniere).

Lo Scharfschutze deve affondare mezzi navali militari nel porto per bloccare il transito nel canale che da Porto Corsini conduceva a Ravenna. Colpisce invece alcuni pescherecci, il faro, la stazione di salvataggio e varie abitazioni private che affacciavano sul porto canale.


Il primo anno di guerra e le incursioni su Ravenna

Dopo l’attacco allo sbocco del porto canale, gli obiettivi della flotta aerea austroungarica sono la stazione ferroviaria e le fabbriche che all’epoca si affacciavano sulla Darsena di città.

Bombardamento del 12 Febbraio 1916

Bombardamento del 12 Febbraio 1916. Click to expand.

Il 12 febbraio del 1916 sei idrovolanti nemiche bombardano l’Almagià, importante fabbrica e raffineria di zolfo.

Bombardamento del 12 Febbraio 1916

Bombardamento del 12 Febbraio 1916. Click to expand.

Obiettivo dello stesso bombardamento del 12 Febbraio del 1916 è anche la stazione della città di Ravenna, collocata di fronte alla Darsena.

Bombardamento del 12 Febbraio 1916

Bombardamento del 12 Febbraio 1916. Click to expand.

Durante l'attacco del 12 febbraio 1916 sono presi di mira anche gli edifici portuali lungo lo sbocco del porto canale.

Bombardamento del 3 maggio 1916

Bombardamento del 3 maggio 1916. Click to expand.

Il 3 maggio del 1916, nonostante l'intercettazione italiana della squadra navale austriaca, le forze nemiche riescono ad attaccare Ravenna, concentrandosi sulla stazione e su alcuni stabilimenti lungo la Darsena.

Bombardamento del 12 Febbraio 1916

Il 12 febbraio del 1916 sei idrovolanti nemiche bombardano  l’Almagià , importante fabbrica e raffineria di zolfo.

Bombardamento del 12 Febbraio 1916

Obiettivo dello stesso bombardamento del 12 Febbraio del 1916 è anche la  stazione  della città di Ravenna, collocata di fronte alla Darsena.

Bombardamento del 12 Febbraio 1916

Durante l'attacco del 12 febbraio 1916 sono presi di mira anche gli edifici portuali lungo lo sbocco del porto canale.

Bombardamento del 3 maggio 1916

Il 3 maggio del 1916, nonostante l'intercettazione italiana della squadra navale austriaca, le forze nemiche riescono ad attaccare Ravenna, concentrandosi sulla  stazione  e su alcuni stabilimenti lungo la Darsena.

Firmato l’armistizio con l’Austria il 4 novembre del 1918, il 15 novembre arriva l’ordine di smobilitazione delle basi militari, e si smantella anche quella che aveva sede a Porto Corsini. 


Il Primo dopoguerra

Al termine del conflitto il rilancio dell'economia ravennate avviene molto lentamente grazie soprattutto all'Ente Autonomo del Porto di Ravenna, istituito nel 1919, che da inizio ai lavori di ampliamento del porto grazie ad un progetto dell'ingegnere Mederico Perilli.

Veduta della Darsena durante gli anni Trenta. Sullo sfondo a destra il complesso della Montecatini, mentre sulla sinistra si intravede il Mulino Spagnoli Padovani - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Il progetto prevede l'ampliamento del porto, l'allungamento dei moli, l'estensione dei canali delle pialasse e il consolidamento delle strade e delle ferrovie.

Grazie a questi interventi il porto di Ravenna si trasforma in uno degli scali più importanti e funzionali del paese.

La nevicata del 1929 che fece gelare il Canale Candiano - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Il 1929 è un anno particolare per Ravenna e il suo porto. Oltre la storica nevicata che gela completamente il Canale Candiano, il crollo della borsa di Wall Street determina una grave crisi economica avvertita anche in Italia con effetti sull’andamento dei commerci e limitazioni dell’occupazione industriale.

Da sinistra a destra vediamo: 1. La costruzione della Capitaneria di Porto ad opera della CMC - Cooperativa Muratori e Cementisti 2. La banchina sinistra in Darsena con gru di scarico 3. Alcuni uomini in posa tra materiali laterizi accatastati, dietro la fornace Brocchi & Dragoni (poi distrutta) 4. Grande piroscafo transita a fronte della Dogana, nel tratto terminale del canale 5. Veduta del canale Candiano in darsena con grandi piroscafi e le industrie in funzione. Sono fotografie risalenti tutte agli anni Trenta - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense


Le industrie del Primo dopoguerra

Montecatini

CMC

Consorzio Agrario Provinciale

SIR

Molino Spagnoli Padovani

La PIR

Silos Granari del Candiano

Compagnie di Navigazione Ravennate

Montecatini

Fondata nel 1888 a Firenze, è una delle più importanti aziende chimiche italiane. Inizialmente Società Anonima delle miniere di Montecatini in seguito rinominata Società Generale per l'Industria Mineraria e Chimica.

CMC

La Società Anonima Cooperativa fra gli operai, muratori e manuali del comune di Ravenna nasce il 7 marzo del 1901, grazie a 35 muratori, si fonde solo otto anni dopo con l’omonimo sodalizio cooperativo dei cementisti. Nasce così la CMC di Ravenna. Si tratta di un’impresa che fin dalle sue origini si orienta in due ambiti: quello locale, tutto il territorio nazionale e più recentemente internazionale.

Consorzio Agrario Provinciale

Il 24 giugno 1899 si costituisce a Ravenna il Consorzio agrario cooperativo, per rispondere al profondo rinnovamento al settore agricolo italiano. 

Nel 1926, l’amministrazione del Consorzio ravennate vantava il primo posto fra le province di Italia per il consumo di concimi chimici fosfatici.

SIR

Costituita il 9 aprile del 1920, con sede in via Romolo Gessi 7 e stabilimento in via D'Alaggio 5, parliamo della Società Interconsorziale Romagnola dove si lavora e trasforma il prodotto agrario e si produce perfosfato.

Per approfondire gli edifici di proprietà della SIR leggi queste storymap:

Molino Spagnoli Padovani

Il Molino Spagnoli Padovani è costruito nel 1912. Lo stabilimento è definito “molino a cilindri, con sistema ungherese”; la macinazione a cilindri, infatti, mostra da subito numerosi vantaggi rispetto a quella “a macine”, per la velocità e per la produzione di farine più fini.

La PIR

Nel periodo successivo alla Prima Guerra mondiale la base militare di Porto Corsini passa in disarmo

Nella Punta della Baiona si realizzarono i primi serbatoi di contenimento e stoccaggio.

Silos Granari del Candiano

Gli edifici della Silos Granari del Candiano (Società Anonima Agricola Commerciale) si costruiscono tra il 1923 e il 1933. Il complesso è costituito da vari fabbricati, posti sulla banchina sinistra del canale. Il primo edificio è costruito sull’area un tempo occupata dalla Fabbrica di Cementi e Calci Portaland, del 1907. Il secondo magazzino è invece realizzato nel 1933. In fotografia è possibile vedere la gru utilizzata per lo spostamento delle granaglie a fronte dei magazzini.

Compagnie di Navigazione Ravennate

Società fondata nel 1929 da Ettore Mazzotti e Ugo Vespignani. Quest'ultima gestisce il traffico navale commerciale del territorio ravennate. Tutte le navi sono denominate con i nomi dei fiumi ravennati come ad esempio i piroscafi Lamone e Savio.


Il Fascismo a Ravenna

Manifestazione fascista in Darsena - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Manifestazione fascista in Piazza del Popolo - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Il Fascio di combattimento ravennate si costituisce il 29 marzo del 1921. La prima vera manifestazione pubblica è l'imponente marcia del 12 settembre 1921 in occasione del sesto centenario della morte di Dante Alighieri.

Da quel momento il Fascismo interviene pesantemente sugli assetti e gli equilibri del territorio.

Il 4 luglio del 1922 si costituisce il primo nucleo sindacale fascista denominato "Sindacato Autonomo".

Nella prima fotografia a sinistra, Manifestazione fascista in Piazza del Popolo, nella seconda fotografia a destra corte fascista in visita al Capanno Garibaldi, nella zona della Baiona - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

La dichiarazione di guerra Italiana

Il 10 giugno 1940, Benito Mussolini, si proclama “primo maresciallo dell’impero” nel celebre discorso dal balcone di Palazzo Venezia a Roma, annuncia l'ingresso della nazione nella Seconda Guerra Mondiale e consegna la dichiarazione di guerra agli ambasciatori di Gran Bretagna e Francia.

Gli anni della Seconda Guerra Mondiale

Con l’ingresso in guerra l’intero territorio italiano, da nord a sud, è al centro di numerosi bombardamenti e sbarchi sulle coste. 

1

I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale

Ravenna è interessata da bombardamenti dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 a causa dell'occupazione da parte dai tedeschi.

2

30 dicembre 1943

“...questa volta è la nostra...”

Dal diario di Don Dino Valgimigli, sacerdote della parrocchia di S.Simone. MOLESI D.G. 1977, I bombardamenti di Ravenna nella Seconda Guerra Mondiale, p. 5

I timori dei cittadini ravennati si verificano alle 13:10 del 30 dicembre 1943, quando con il primo bombardamento, vengono colpite la zona della Darsena e della  stazione .

3

22 marzo 1944

Il 22 marzo del 1944 nonostante la certezza che la città sarebbe stata risparmiata da prossimi attacchi, il suono degli allarmi riecheggia ancora una volta, e dopo novanta minuti ha inizio il secondo bombardamento.

Diversi sono i luoghi colpiti tra cui San Vitale e Via Diaz, e circa quaranta gli edifici danneggiati.

4

Il "terzo" bombardamento

Il periodo compreso tra il 29 giugno e il 9 settembre è quello più difficile per la città.

In quei giorni gli attacchi aerei durano circa 36 ore consecutive.

5

29 giugno 1944

“...Oggi abbiamo avuto il più lungo allarme aereo, dalle 10,47 alla 15,25; un migliaio di aerei anglo- americani hanno sorvolato Ravenna; sono stati sganciati alcune bombe e spezzoni senza arrecare danni, nella pineta di Classe e presso lo zuccherificio...”

Dal diario di Don Dino Valgimigli, sacerdote della parrocchia di S.Simone. MOLESI D.G. 1977, I bombardamenti di Ravenna nella Seconda Guerra Mondiale, p. 361

Gli allarmi sono ormai diventati quotidiani.

Il 29 giungo una nuova ondata colpisce la città di Ravenna e questa volta gli obiettivi sono nuovamente i binari e le locomotive della stazione.

6

Bombardamenti tra il 29 giugno e il 9 settembre 1944

Durante quella tormentata estate del 1944 numerosi sono gli attacchi e ancora più numerosi gli obiettivi colpiti.

Tra le giornate più tragiche si ricordano quelle del 16 luglio quando viene colpito il canale Candiano, in prossimità di un gruppo di operai impegnati in attività di logistica per l’esercito tedesco. E ancora quella del 20 luglio con il bombardamento della  Raffineria Almagià .

7

Bombardamento del 16 luglio 1944

Il 16 luglio, continua l’attacco su Ravenna, in particolare lungo il canale Candiano dove furono sganciate alcune bombe in prossimità di un gruppo di operai occupati nei lavori di scarico per i Tedeschi.

8

Bombardamento del 20 luglio 1944

Il 20 luglio del 1944 l'ennesimo bombardamento che distrugge il  Consorzio Agrario  sito lungo il porto Canale

9

Bombardamento del 20 luglio 1944

Nella stessa giornata vengono colpiti anche i Magazzini Generali del Candiano, situati sulla sponda sinistra del canale.

10

Bombardamenti tra il 24 luglio e il 4 settembre 1944

I bombardamenti più intensi avvengono il 24 e il 31 luglio.

L’area intorno al Candiano è nuovamente colpita con gravi danni alla  raffineria Almagià , la centrale elettrica, la Montecatini e i Magazzini Generali.

Il 4 settembre alle 23:10 i bombardamenti radono al suolo la  stazione ferroviaria  e l’intera zona industriale del Candiano provocando circa 30 morti e numerosi feriti.


Il secondo dopoguerra e la ricostruzione

Il secondo dopoguerra per Ravenna è una fase di intensa industrializzazione nella zona del porto. La guerra ha colpito violentemente la città e in particolare la Darsena provocando un profondo cambiamento all’area portuale. La ricostruzione ha inizio nel 1945 con i lavori di bonifica eseguiti dai reparti alleati per la rimozione di relitti dal canale per renderlo nuovamente navigabile.

Ma solo nel novembre del 1946 la navigabilità del Candiano viene pienamente ristabilita.

Ricostruzione del Molino Spagnoli Padovani - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Lavori di ricostruzione del secondo dopoguerra in Darsena - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Solo da quel momento può avviarsi una complessiva ricostruzione dell’intera area duramente colpita nel corso della guerra. 

Prima Guerra Mondiale

ANTONELLINI M. 2008, Salvat Ubi Lucet. La base idrovolanti di Porto Corsini e i suoi

Seconda Guerra Mondiale

MOLESI D.G. 1977, I bombardamenti di Ravenna nella Seconda Guerra Mondiale, Ravenna;

SCURATI A. 2019, 1922. L’anno del Fascismo vincente, Lucci L. (a cura di), Alfonsine, p.

Veduta della Darsena durante gli anni Trenta. Sullo sfondo a destra il complesso della Montecatini, mentre sulla sinistra si intravede il Mulino Spagnoli Padovani - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

La nevicata del 1929 che fece gelare il Canale Candiano - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Manifestazione fascista in Darsena - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Manifestazione fascista in Piazza del Popolo - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense

Ricostruzione del Molino Spagnoli Padovani - Fondo Trapani, Istituzione Biblioteca Classense